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Residenza Domus

Tipo di progetto

Ristrutturazione

Data

2024

Luogo

Varazze (SV)

Il progetto si inserisce in un contesto urbano complesso, segnato da vincoli spaziali, puntando a conciliare rispetto per la struttura originaria e un linguaggio architettonico contemporaneo. L’edificio, sviluppato su tre piani fuori terra, un seminterrato e un sottotetto, presenta forme semplici riconducibili allo stile del primo Novecento. Gli interventi realizzati nel tempo, pur modificando alcuni dettagli, non hanno compromesso l’impostazione iniziale, che diventa la base del concept attuale.

Elemento cardine del progetto è il lavoro sui prospetti: le aperture sono state riallineate e incorniciate con imbotti per rafforzarne la presenza, restituendo armonia alla facciata e valorizzando il dialogo con il contesto urbano. La revisione del profilo di gronda ha favorito una maggiore regolarità visiva, eliminando eccessi formali e privilegiando geometrie essenziali. La scelta dell’ardesia per la copertura recupera la tradizione ligure, reinterpretata con sensibilità contemporanea.

Il sistema di accesso rappresenta un segno architettonico distintivo: la rampa, che garantisce piena accessibilità, diventa promenade architecturale, accompagnando l’utente verso l’atrio d’ingresso con un gesto fluido e materico. Portali e cancelli, concepiti come elementi simbolici, sottolineano la funzione d’ingresso e rafforzano l’identità dell’edificio, creando continuità tra spazio esterno e interno. L’idea di portale richiama la monumentalità storica, reinterpretata per rispondere a nuove esigenze funzionali.

All’interno, la distribuzione degli spazi è stata riorganizzata per renderli più flessibili e adatti a stili di vita contemporanei. La scala metallica, progettata per ridurre il peso sulla struttura esistente, dialoga con la rampa e i portali, contribuendo a definire il carattere architettonico complessivo. Con il suo disegno essenziale, diventa non solo elemento tecnico, ma anche dettaglio che arricchisce il linguaggio del progetto.

L’intervento va oltre il semplice recupero formale, trasformandosi in strumento per restituire valore e significato all’edificio nel tessuto urbano. L’immobile, che aveva perso parte della sua identità, si propone oggi come modello replicabile di riqualificazione, dimostrando come l’architettura possa rigenerare il patrimonio costruito, valorizzandolo attraverso una lettura attenta e contemporanea del contesto.

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